“Gesù a mensa con i peccatori” (Mc 2,13-17 parr.). Per una lettura ‘canonica’, Salesianum 81 (2019) 278-305
Questo studio esegetico di Mc 2,13-17 parr. si propone di assecondare quanto indicano la Costituzione Dei Verbum, n. 12, e l’Esortazione apostolica Verbum Domini di Benedetto XVI, n. 34. Collocando nel grande contesto delle Scritture il racconto di Marco e dei testi paralleli (Mt 9,9-13; Lc 5,27-32), che ne rappresentano la più antica rilettura, si colgono significative “risonanze” che ne arricchiscono la comprensione. La chiamata di Levi (o Matteo) e l’atteggiamento di Gesù verso i peccatori assumono un valore emblematico, che il Vangelo di Matteo evidenzia introducendo nelle parole di Gesù un richiamo a Os 6,6. Nella chiamata di un pubblicano e nella commensalità di Gesù con i peccatori è così possibile riconoscere un’icona della divina misericordia che si manifesta in Cristo e, di conseguenza, diventa il sommo criterio dell’agire cristiano.
Ha pubblicato pure un libretto e-book dal titolo: L’iconografia dei battisteri antichi, Edizioni Sant’Antonio, 2018 (Omniscriptum), cercando di illustrare le classiche immagini dei battisteri a partire dalla Bibbia e dalle catechesi dei Padri (Cirillo di Ger. e Ambrogio).