Don Francesco Mosetto pubblica “Gesù ‘cresceva’. Storia e mistero”

Gesù cresceva_copertinaFrancesco MOSETTO, Gesù “cresceva”. Storia e mistero (LAS, Roma 2015, Euro 10). Un saggio su Gesù “adolescente”, che giunge fino al tema della educazione cristiana, della quale Don Bosco è insigne modello.

PREFAZIONE

Gesù «cresceva». Questa espressione, che il terzo evangelista ripete due volte (Lc 2,40.52), ha attira l’attenzione degli esegeti, che ne scrutano il significato sotto il profilo storico e teologico. I risultati della loro indagine sono indubbiamente apprezzabili, ma non lasciano del tutto soddisfatti. Quanto poco conosciamo di quei venti o trent’anni trascorsi a Nazaret! Dietro l’annotazione biografica non si nasconde forse qualcosa di più profondo? Infine, che cosa significa oggi per noi il fatto che Gesù è stato “adolescente”?

Si avverte da molti l’urgenza di andare oltre l’esegesi condotta con il metodo storico-critico. Lo sollecitano tra l’altro l’Esortazione apostolica “Verbum Domini” di Benedetto XVI e la sua trilogia su “Gesù di Nazaret”. Il presente tentativo si colloca nell’alveo di una rinnovata attenzione ai “misteri della vita di Cristo”. Questo modo di accostare il racconto evangelico era abituale presso i Padri della Chiesa, i quali leggevano i testi nella prospettiva della oikonomía (lat. dispensatio): l’attuarsi nel tempo del disegno eterno di Dio per la salvezza dell’uomo. Esso ebbe seguito nella teologia medievale, specialmente in quella monastica; ma «con il definitivo dissolversi della sintesi medievale… scompare dalle trattazioni di cristologia e diventa dominio praticamente esclusivo della pietà e della devozione» (M. Serenthà). Principale veicolo di trasmissione del tema è rimasta la Liturgia, che nella celebrazione delle feste cristiane fissa costantemente l’attenzione sui mysteria vitae Christi, illuminati da quelli principali (l’Incarnazione e la Pasqua), mai però totalmente assorbiti da essi.

Il tema dei “misteri della vita di Cristo” è stato autorevolmente riproposto dal Catechismo della Chiesa Cattolica (1992). Ricordando che «tutta la vita di Gesù è rivelazione del Padre», «tutta la vita di Gesù è mistero di redenzione», «tutta la vita di Gesù è mistero di ricapitolazione» (vedi Ireneo di Lione), esso indica il triplice significato dei misteri della sua vita: «Cristo ha vissuto la sua vita per noi»; «durante tutta la sua vita, Gesù si mostra come nostro modello»; «tutto ciò che Cristo ha vissuto, egli fa sì che noi possiamo viverlo in Lui e che egli lo viva in noi» (nn. 516-521).

Un frutto di questa ricerca è l’apporto alla teologia dell’educazione che ne scaturisce. Essa si radica, come ogni ramo della teologia, nella Parola di Dio testimoniata dalle Scritture e fedelmente trasmessa dalla Chiesa. Sono stati esplorati al riguardo vari aspetti del dato biblico: la pedagogia di Dio nella historia salutis, la tradizione sapienziale dell’A.T., la figura e la prassi educativa di Gesù maestro, il suo atteggiamento e le sue parole riguardanti i bambini, i testi paolini sulla paternità spirituale… Il tema qui affrontato, la “crescita” di Gesù, parte essenziale della sua Incarnazione salvifica, è in grado di arricchire la visione teologica della educazione, centrandola sulla persona stessa di Colui che è l’«uomo perfetto», eppure è cresciuto nella sua umanità.

Il percorso si snoda in cinque tappe. La prima consiste nell’analisi dei testi evangelici, collocati nel loro contesto storico e culturale. Nella seconda esploriamo i commenti dei Padri della Chiesa, le cui riflessioni sono tuttora fondamentali per cogliere il significato teologico del dato biblico. Nel corso dei secoli, sulla loro scia, teologi e maestri di vita spirituale ne hanno tratto molteplici insegnamenti. Anche la Liturgia getta luce, con alcune particolari celebrazioni, sul mistero della crescita di Gesù e, di riflesso, su quella di ogni figlio di Dio. Si vedrà infine come il “mistero” della crescita di Gesù può interagire con il tema dell’educazione, con apprezzabili riflessi anche sul versante pratico.

Dedico il presente lavoro a Don Bosco, «padre e maestro degli adolescenti», in occasione del secondo centenario della sua nascita (1815), nella fiducia che sia utile a quanti – genitori, educatori, pastori – hanno la missione di aiutare la crescita umana e cristiana dei fanciulli, degli adolescenti e dei giovani.

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