Il titolo di questo libretto avrà sorpreso più di un lettore. Eppure, il Vangelo di Luca racconta che «i genitori» portarono il bambino al tempio di Gerusalemme (Lc 2,27) e che «il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui» (2,33). Lo stesso evangelista afferma più avanti che «i suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua» (2,41) e che Gesù li accompagnò quando ebbe dodici anni. Quando poi fecero ritorno, «il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero» (2,43). Dopo tre giorni di affannosa ricerca lo trovarono nel tempio, e la madre lo rimproverò dolcemente: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io angosciati ti cercavamo» (2,48). Quando comincia la sua missione – leggiamo nello stesso Vangelo – Gesù «aveva circa trent’anni ed era figlio, come si credeva, di Giuseppe…» (3,23).
Ci chiediamo: perché Luca ha usato più volte la parola «genitori» e non si è fatto scrupolo di dare a Giuseppe il titolo di «padre»? La spiegazione è suggerita dallo stesso evangelista quando introduce il famoso episodio di Nazaret: «Si recò a Nazaret, dove era stato allevato» (4,16). Da chi? Ovviamente da una mamma e da un papà. Come è stato un vero uomo, così è stato un vero bambino, poi un adolescente. Come ogni bambino e ogni ragazzo, Gesù è cresciuto ed è stato educato dai suoi «genitori».
I primi a farci conoscere i «genitori» di Gesù furono Luca e Matteo, autori dei rispettivi Vangeli. I loro testi meritano di essere letti con attenzione, quali documenti delle prime comunità cristiane, intrisi di fede, ma radicati in una tradizione viva che risale ai testimoni dei fatti narrati. Essi ricevono luce dall’ambiente culturale al quale appartengono, come anche dalle successive ricerche storiche e archeologiche. Col passare del tempo, l’interesse per i nostri personaggi è andato via via crescendo, come si vede già negli scritti apocrifi del Nuovo Testamento. A cominciare dai Padri della Chiesa fino ai nostri giorni, gli studiosi, i maestri della fede e gli uomini spirituali hanno continuato a esplorare i testi evangelici e ne hanno tratto sempre nuovi tesori.
Attingendo a questo ricco patrimonio, cercherò di ricostruire il percorso di questo papà e di questa mamma, da fidanzati a sposi, a genitori e educatori… Dopo una Introduzione, porterò l’attenzione sul matrimonio di Giuseppe e Maria (1.), poi sulla nascita (2.) e sulla crescita di Gesù (3). Mi soffermerò poi distintamente sulla figura della mamma (4.) e su quella del papà (5), per portare infine lo sguardo all’intera famiglia di Gesù (6.).
Genitori di un figlio eccezionale, il Papà e la Mamma di Gesù hanno qualcosa da dire alle mamme e ai papà di oggi (don Francesco Mosetto)
Papà e mamma di Gesù. Visti da vicino, Elledici, Torino 2017, pp. 83, Euro 9,00